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ಓ Amaranta diviene Suprema Maga ಓ

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2010 21:26
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Sesso: Maschile
19/02/2010 21:26
 
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RIASSUNTO:
Ora che Mesea è definitivamente sparita gli Elementi reclamano una nuova Suprema che possa rimpiazzare la precedente e possa garantire l'Equilibrio dei Cristalli custoditi da Sei guardiani, uno per ogni elemento (Acqua, Fuoco, Aria, Terra, Luce e Ombra), di modo che il Caos non precipiti sulle Terre dell'Est. Amaranta, una potente maga, viene spinta dal Fato a entrare nella Sala del Trono, laddove avverte un mistico "movimento". Proprio allora Sei Guardiani la studiano, coi loro poteri, fino a giudicarla idonea a ricoprire la carica di Suprema..e questo avviene.

°°°


[ATTENDERE RESPONSO]
Nubi aleggiano attorno alla torre dei Maghi che, in un dondolio perpetuo eppur impercettibile, danza per le onde del lago silenzioso. Un viavai taciturno si rincorre all'interno delle mura, laddove la vita quotidiana sembra abitudine eppur qualcosa sta per accadere. L'ignara Amaranta è pensierosa, respira piano nell'aria polverosa della biblioteca. Ma d'un tratto nei sotterranei i cristalli, chiusi nelle loro stanze, dovrebbero agitarsi, il Fato li guida come un filo invisibile. Ed Ella potrebbe sentire un richiamo, un richiamo che correrebbe nelle menti di tutti i membri se lei non fosse la sola. Mesea, la Suprema Maga è scomparsa, gli Elementi pretendono un nuovo comando. Nella Sala del Trono vi è però il Bastone della Vita e della Morte, dormiente sul trono vuoto, in attesa.
[GDR PLAY, QUEST PRIVATA]


AMARANTA: [Biblioteca] Un tomo pesante ed arcano le si para dinnanzi, scritte altrettanto anziane si rincorrono in una scrittura elegante e piena di fronzoli. Non ci sono immagini a coronar quei testi che grondano di sapere, quel sapere che l'iridi violette ricercano, inconsapevoli del fatto che non sarà lo studio, quest'oggi, a pretendere la sua attenzione. Aveva cercato Mesea, appena giunta alla Torre, senza però averla trovata. Nessun messaggio. Nessun richiamo. Ma è proprio questo che avverte ora, un acuto sentore che la pervade, seppur non comprenda cosa sia. Quasi fosse una scossa, penetra sotto la sua pelle, esercitando su di lei un forte ordine, chiaro eppur ovattato nella sua trasparenza. Lo sguardo si solleva dal libro, ergendosi in quella Biblioteca vuota, senza altro respiro. Si alza veloce, richiudendo quel libro che più tardi avrebbe restituito allo scaffale. Imbraccia il Bastone della Conoscenza, lasciato sul tavolo, poco distante da lei, per dimezzar le distanze che la separano dalla porta. Le vesti mascoline che indossa, risaltano i movimenti ora fluidi e composti che ne segnano l'animo guerriero ed orgoglioso, vivo e tangibile in ogni Figlio dei Draghi. Fluente crine azzurro percorre le sue spalle, scivolando sul petto or che si protende, con la mano libera, per aprir l'uscio che la riverserà nell'atrio del pian terreno, laddove si affaccia anche la Sala del Trono. Non comprende il motivo ma par che quella sia la meta giusta da raggiungere. E senza nulla dire avanza, crogiolandosi in quel dubbio che spiegazione deve avere.

[ATTENDERE RESPONSO]
Nessuna parola, nessuna missiva, nessun pensiero è stato recapitato a nessun mago della Torre..semplicemente..Mesea è scomparsa. Il fatto che il Bastone della Vita e della Morte sia rimasto al suo posto, accanto al trono, lascia pensare che la Suprema si sia ritirata dal suo compito lasciando l’onere di una scelta al Fato, il solo a giudicare chi può ereditare questa gravosa eredità. L’eco di un richiamo si lascia scivolare in ogni anfratto delle pareti di pietra, percorre come una vivida energia lasciandosi percepire da coloro che abitano l’accademia. Come se il richiamo fosse un brivido che dalle fondamenta della torre percorre l’intera struttura, risale anche nelle menti dei maghi che d’istinto sentono di dover andare a vedere ciò che li invoca. L’equilibrio è stato turbato, rotto, infranto e geme e si lamenta nel suo prezioso alveo, costituito dai sei metalli, come una creatura che nei suoi incubi si crogiola. Il potere di una conoscenza superiore deve esser forgiata nella mente di qualcuno prima che il Caos piombi come una disgrazia sulle sue vittime. Come un colpo profondo nel cuore della terra, uno degli ultimi battiti di quell’equilibrio che chiede soccorso raggiunge Amaranta, la pura draconica, che sensibile al richiamo si alza dalla sua seduta in biblioteca, pronta a discendere al piano terra. Nei sotterranei qualcosa lotta per emergere..i custodi guardiani degli elementi sono sopraffatti dal loro stesso tesoro, non resisteranno a lungo.
[GDR PLAY AMARANTA. Quest Privata. Grazie]


AMARANTA: [Biblioteca-> Sala del trono] A grandi passi lascia scorrere l'atrio ai suoi fianchi, tutto ciò che vi presenzia ora o che vi abbia da sempre abitato non ha alcuna ragione di essere guardato, al momento. La fretta che incombe nella draconica si manifesta soltanto per quella camminata che non è più un solo incedere quanto una sorta di corsa lenta. Eppur sul suo volto nulla appare, se non quelle bizzarrie, gioco di un Destino annoiato, che ha voluto prendere in mano una penna e disegnare sul suo volto ciò che la identifica come mezzosangue, figlia di Uomini e Draghi. La goccia impressa sulla fronte è ben visibile, incastonata in quegli affreschi, apparentemente nata per terminare il disegno che sulla sua pelle si lega indissolubilmente. Finalmente giunge e, per mezzo di uno slancio della mano, cercherà di aprir quel portone imponente che si affaccia sulla Sala del Trono. Qualche passo all'interno condurrà, ritrovando ogni cosa al suo posto. Arazzi, fiaccole ardenti alle pareti, statue e tessuti pregiati. Una presenza è evidente che manchi, là, sul trono desolato al fianco di cui un Bastone, ben riconoscibile, è stato posto. Quale scherzo è mai questo? Mesea non lo avrebbe mai lasciato. Istintivamente tenterà di stringere le dita attorno a quell'effige evidente, segno del suo Potere, seppur senza distogliere lo sguardo da quella bizzarria che la mette sull'attenti. Cosa è successo?

[ATTENDERE RESPONSO]
L'Estrema è ansiosa ad ogni modo tace dinnanzi alla Prova a cui sta per assistere. La protezione dell'Equilibrio è ciò per cui è stata chiamata, quasi con forza, dai sei Cristalli che si ritrovano nei sotterranei. Tremano, nei loro piedistalli, sorvegliati dagli Spiriti Guardiani che nella loro immagine nutrono l'anima degli Elementi stessi. Loro sanno. Ma la Maga non può vedere tutto questo, ora giunta nella Sala che la vedrà partecipe e protagonista del volere dei Cristalli. Sulla fronte la goccia quasi brucia, un baglior cristallino oggi ne nutre la forma immutabile. Nella testa della draconica qualcosa la invita a farsi avanti, a raggiungere il centro della stanza, seppur non vengano usate parole chiare per trasmettere quel volere Arcano. Acuta, ella ha notato quella posa insolita, quella presenza che lì non dovrebbe essere, se non per mezzo della Suprema che par scomparsa. E così è. Mesea non è più fra i Maghi e gli Elementi lo sanno. Fremono, desiderano e vogliono un nuovo conduttore, una figura terrena che sappia leggere ed interpretare il loro volere, tradurre in azioni i loro pensieri occulti ai più. Le torce brillano, creando luci che contrastano con l'illuminazione diafana, proveniente dalle grandi finestre.
[GDR PLAY AMARANTA. QUEST PRIVATA]


AMARANTA: [Sala del trono] Le dita della mandritta si stringono, quasi penetrando nella materia che costituisce il Bastone in suo possesso. Sa che non è il mezzo della sua energia arcana, ma sa oltremodo che deve proteggerlo da qualunque attacco. Un brucior nuovo, mai provato, le pervade la fronte, laddove troneggia il simbolo lasciatole dalla Suprema, in qualità di nuova Custode dell'Acqua. Non cerca il contatto con quell'effige, proiettando le ametiste a verificare che non vi sia imminenza nelle circostanze. Un nuovo richiamo le ingiunge di portarsi avanti, verso il centro di quella stanza enorme, che la vede anima solitaria di tal palcoscenico. L'attrae in particolar modo il Bastone della Vita e della Morte, che comporta un pensiero sinistro nella mente dell'Estrema. Si fermerà laddove l'istinto, o chissà cosa, la guida e la trattiene. L'udito è vigile, ogni muscolo morbido e pronto a qualunque mossa. Non ha seco armi, ma sa come difendersi, qualora ve ne sia il bisogno. La linea delle labbra è stretta e pallida, segno che non è per nulla a suo agio, ma la costante concentrazione e la continua voglia di avere tutto sotto mano sono i pennelli che dipingono quella solita piattezza e sicurezza sul suo volto. Il silenzio la attornia, il respiro è ridotto all'essenziale.

[ATTENDERE RESPONSO]
Nulla da fare..i Guardiani non possono resistere oltre, quindi abbandonano i loro posti per portarsi laddove il Bastone della Vita e della Morte giace inutilizzato. Nella sala del trono, dove Amaranta è ormai giunta, le fiamme delle torce si intensificano, sfrigolano e danzano in un frenetico movimento e mutano di colore variando dall’azzurrino al violetto, le finestre si serrano d’improvviso perché altri occhi non possano osservare il miracolo che in quella Torre sta avvenendo, le porte si chiudono, battendo fragorosamente, perché già un rappresentante della stirpe dei maghi è giunta, non servono decine di occhi curiosi per mirare quanto accade. Grida di voci mai udite e lamenti di chi sente di possedere il peso del mondo sulle spalle, eppure non sono anime, non sono spiriti e neppure fantasmi di quelli che un tempo furono esseri viventi. Essi sono solo l’Essenza di ogni elemento, sono la Purezza del Fuoco, dell’Acqua, della Terra, dell’Aria, della Luce e dell’Ombra. Essi sono i custodi dei Cristalli, sinceri alleati dei maghi, servono e proteggono le preziose pietre per evitare che l’Equilibrio venga turbato. Sei “titani” sorgono dalle fondamenta della Torre, non hanno un corpo, se non la propria essenza, non hanno occhi ne orecchie, ma solo la loro diafana presenza, circondati da un’aura rappresentante il colore del proprio elemento. La goccia azzurra sulla fronte di Amaranta brilla di un fulgore strano, dato che la maga non sta compiendo nessun incantesimo, e pare rispondere a ciò che già si anima, inconsistente alla vista, all’interno della sala del trono. Il Bastone della Suprema da ella viene afferrato e nelle sue mani giacerà ancora come privo di vita, dormiente, apparentemente quieto.
[GDR PLAY AMARANTA. Quest Privata. Grazie]


AMARANTA: [Sala del Trono] Ogni attimo che passa senza che nulla avvenga è un respiro a vuoto, un'attesa che brucia irrisoria dinnanzi al suo viso scolpito nel marmo e senza visibile piega. E' la mente che invece è turbata da quel che pare un silenzio innocente ma che risuona acuto come per preannunciare qualcosa o qualcuno. Volge qualche passo in direzione del Trono avvicinandosi a ciò che più l'ha turbata fino a quell'istante. Il Bastone della Suprema giace inerte, senza che la dovuta carica lo protegga o ne reclami il possesso. Non è desio di custodirlo o di averlo, il suo, bensì quello di concretizzare la sua presenza tanto bizzarra e insolita in quel quadro. Allunga la mano libera per tentare di afferrarlo, reggendo così in mano entrambi i Bastoni di cui avverte il chiaro peso di spirito. Ed è ora che tutto accade. L'oscurità emerge tramite quei tendoni che pesanti si chiudono lesti, mossi da una mano invisibile, la stessa che ravviva le fiaccole a ridosso delle mura. Colori sgargianti dipingono di ombre lucenti le vicinanze, creando in quella Sala qualcosa di mai visto. E si soffermerebbe ancora su quei particolari se non fosse per ciò che ora rincara il suo stupore. Sei presenze evanescenti, ciascuna tinta di un colore ben assimilabile ad ogni elemento appaiono, al centro della sala, quel punto che aveva abbandonato. Sa chi sono. I Guardiani sono giunti e si manifestano, segno che qualcosa di importante è accaduto e che un altro oggi deve accadere. Non li aveva mai visti prima, eppure non le vien difficile capire quale Cristallo proteggano. E' distante da loro e li osserva senza che questo gesto venga ricambiato. Che non si siano accorti che lei è lì? Qualche passo porta a ritroso, nel tentativo di avvicinarsi a loro per comprendere. Il passo diviene un sommesso fruscio che scivola lento sui tappeti offuscati dalla penombra.

[ATTENDERE RESPONSO]
Ogni cosa sembra surreale, più di quanto possa apparire la quotidianità di quel loco comandato dagli Elementi stessi, in qualità di protettori e protetti dei Maghi. L'Estrema si avvicina al Trono e stringe il Bastone appartenuto a Mesea. Il peso di due cariche si divide in quei due oggetti che tiene tra le mani, il Bastone della Conoscenza a destra e quello della Vita e della Morte a sinistra. Cala il buio, d'un tratto, velato e combattuto dalle fiaccole che emanano bagliori variopinti. Gli stessi colori vestono i sei Spiriti, coloro che emergono dal nulla, dalla consistenza vaporosa e fluida insieme. Capelli di fuoco ardono sullo spirito Rosso, onde cerulee su quelli del suo contrario, l'Azzurro. Forme distorte e in continuo movimento galleggiano immedesimandosi nello Spirito quasi senza colore dell'Aria, mentre un'immobilità dura veste i rami e le rocce che sembrano essere il corpo di quello della Terra. E due forme simili, dunque, contrastanti eppur in Equilibrio eterno, contraddistinguono uno spirito Nero ed uno Bianco, quasi dorato. Ogni Cristallo ha inviato il suo portavoce, coloro che sono disposti di fronte al loro alter ego e che saranno Giudici e Creatori di un nuovo Destino. Sembra che non dedichino attenzione all'Estrema che avanza, eppure sanno che è presente, sono lì per lei. Voci lontane ed antiche li circondano in quel cerchio che hanno formato, una perfetta rappresentazione delle stanze dei sotterranei in cui sono rinchiusi i Cristalli. All'unisono solleveranno quel che pare un braccio indicando il centro del cerchio da loro creato. E' lì che la Maga deve stare. Un nuovo richiamo la inciterà a prendere posto, fluttuante nella sua mente, senza parole eppure chiaro e leggibile.
[GDR PLAY AMARANTA. Quest Privata.]


AMARANTA: [Sala del trono] Li osserva senza insistenza o paura, senza rammarico o difesa ad incorniciare il suo viso colto solo dallo stupore che amplia l'iridi violette e lascia uno spiraglio tra le labbra austere. Un sentimento simile a devozione le agita l'animo, laddove i poteri di Estrema e Zama sono contenuti. Nel suo intimo sa di conoscere ognuno di loro, di condividere una parte se non tutto il Sapere che proteggono. Un gesto sincronizzato li vede muoversi, come fossero riflessi di una stessa immagine, di uno stesso volere. Indicano un punto che diviene chiaro nella sua mente, come chiaro messaggio ed invito a non fermarsi e posizionarsi laddove deve stare. Obbedisce, portando un piede dopo l'altro a superare quella cerchia, senza sfiorare i due spiriti, l'Acqua e l'Aria, che le offrono il passaggio. Sono inconsistenti nella loro immagine, ma non vuole deturpar la loro essenza toccandoli con la sua figura tanto terrena. Li teme ma allo stesso tempo li venera. E' curiosa ma capace di pazientare ed agire come loro desiderano. Si fermerà nel punto che ancora tutti loro indicano, illuminati dalle loro auree lucenti. Stringe in mano i due Bastoni, con tanta forza che le nocche sbiancano nel loro pallore, quasi dovessero scivolarle via senza motivo. Non permetterà che nulla accada loro, mentre osserva e tace, contando quei secondi che ancora le passano attraverso senza che possa sapere o capire.

[ATTENDERE RESPONSO]
L’Estrema raggiunge il centro del cerchio, quel preciso punto indicatole dai guardiani e solo allora essi lasceranno cadere le loro “braccia” e si avvicineranno fluttuando vers’ella e li i loro occhi la osserveranno, guarderanno Dentro di lei, la giudicheranno per le sue azioni, la sosterranno e compatiranno, tutto allo stesso tempo. Ti sentirai trafitta da sguardi ancestrali e nulla a loro puoi nascondere, nessuna intenzione verrà loro celata, ma essi sentono quel già grande sapere che cova il tuo Essere, Amaranta. Una Conoscenza che stupisce persino gli elementi stessi, possiedi un potere quasi più grande di quello di Mesea, perché non conosci solo i cristalli, ma l’essenza di ogni singolo elemento ed essi si ritrovano in te. E’ scontata la loro scelta. Dopo la loro volontà nessuno sarà più in grado di contrastarti per molti anni avvenire e loro lo sanno e ne sono fieri. Si avvicinano aggraziati, ognuno porta la fierezza del proprio sapere, ognuno vanta la sua conoscenza, è regale e magnifico il loro aspetto e tu sei troppo intenta nell’osservarli che nemmeno ti accorgi quanto ti sono vicini e le loro “mani” vanno a serrarsi attorno al Bastone della Vita e della Morte. Attraverso le loro “braccia” defluisce la loro energia ed il Bastone si risveglierà trovando nuovo vigore, una forte luce si concentrerà nella cima..lunghi minuti passeranno e poi..un’esplosione di energia che pervade l’intera sala e solo allora, molto lentamente, si scosteranno da te, Nuova Suprema, sei stata scelta.
[GDR PLAY AMARANTA. Quest Privata. Grazie]


AMARANTA: [Sala del trono] Lenti, regali e maestosi s'avvicinano, tanto che solo ora lo Zama comprende quanto siano in realtà grandi e imponenti rispetto a lei. Si sente osservata, scrutata, ma non solo esteriormente. La stanno studiando come è accaduto con ogni elemento al Palazzo Reale. La sondano emanando quella loro energia pura e forte, un'energia che può avvertire senza fatica, trasudando dalle loro presenze incorporee eppur ben visibili. Non sussulta, ma con evidente sorpresa avverte una stretta senza prepotenza che tutti gli Spiriti portano nei confronti del Bastone della Vita e della Morte che regge nella mancina. Una luce forte, quasi accecante, la costringere a socchiudere l'iridi per poter vedere indistintamente la fonte di tutta quella luce. E' proprio dalla sommità del Bastone che emerge, un potere forse nato dal tocco degli Spiriti stessi. Risolleva il volto, trovandoli ora lontani, riposizionatisi nel loro cerchio, perfetti e silenziosi come statue. Non ha del tutto compreso, nessuna messaggio questa volta le indica la via. Eppure qualcosa è cambiato in lei, non più Estrema, ora Suprema Maga della Torre.

[ATTENDERE RESPONSO]
Gli Spiriti l'hanno scelta, i Cristalli, tramite loro, hanno trovato la nuova Prescelta, senza che il dito abbia dovuto puntarsi verso un esterno alla Congrega. L'Equilibrio a lei ora sarà dovuto, ogni sua azione ricadrà sulle sue spalle nel peso di quella Neutralità che dovrà assicurare ai Cristalli, alle genti, a lei stessa. Un cerchio ampio, perfetto ed arcano nuovamente le si prospetta, il bagliore del Bastone pian piano si affievolisce, mostrando soltanto la natura longilinea dell'oggetto che stringe nella mano. Nonostante la morsa salda, che le dita della mandritta recano sul Bastone della Conoscenza, la Maga sentirà a poco a poco il peso d'esso alleggerirsi, perdere la consistenza e divenire come fumo variopinto, fino a sparire. Non ne ha più bisogno, ora. Una voce, quindi, le si insinuerà nella mente, sciogliendo ogni dubbio e allontanando ogni altro pensiero che la Maga possa custodire nella mente. "Benvenuta, Amaranta Berek'Dey. Tu sei la Prescelta. Tu sarai il nostro braccio, il nostro mezzo. Tu sei la Suprema Maga.." un coro di voci sottili, dalle diverse tonalità che quasi sussurrano eppure parlano nel medesimo tempo. E' la voce dei Cristalli, una voce tanto umana eppure tanto Arcana. Non c'è più altro bisogno di chiarimenti, Amaranta ora sa e dovrà agire. Nel frattempo i sei Guardiani svaniscono nel nulla, proprio com'eran giunti, le tende si riaprono lentamente e le fiaccole tornano alla loro tonalità originaria. La Suprema Maga ora è sola, con una nuova tempra ed un nuovo Potere. Lei è e sarà la voce degli Elementi.
[GDR PLAY AMARANTA. Quest Privata.]


AMARANTA: [Sala del trono] Sfuma la luce, permettendole di aprire gli occhi e vedere appieno ciò che ancora le si prospetta, come in un sogno definito. Eppure è realtà. Sposta velocemente lo sguardo alla mandritta, che solleva, osservando impotente quel fumo che avvolge e poi sostituisce il corpo del Bastone della Conoscenza, simbolo del Potere degli Estremi. Ma ora non è più solo Estrema. E quella voce, anzi, quelle voci, le spiegano ciò che conclude quel rito a cui per la prima volta assiste. Osserva svanire i Guardiani alla luce di quel meriggio che cerca uno spiraglio tramite i tendaggi che si spostano e come nulla fosse vanno a riprendere posto sui lati. Le fiaccole diminuiscono le loro intensità e riacquistano la tonalità cremisi, consona alla loro normalità. Resta sola, avverte finalmente il respiro che aveva dimenticato di ascoltare. Un soffio infinito e antico la lascia, riportandola alla sua sola esistenza. Energie nuove la pervadono, ne avverte chiara la prepotenza nelle vene. Si sente..più forte. Avverte in qualche modo l'appartenenza di quel sapere che mai avrebbe imparato sui libri. Ed in ultimo lascia ricadere l'iridi sul simbolo evidente di quel cambiamento, l'unico Bastone rimastole, stretto nella mancina. La mandritta risale lenta a sfiorar la fronte: la goccia c'è ancora, il suo istinto prevalente non la abbandona. Sorride. Per la prima volta nella sua vita sorride sincera senza che qualcuno abbia provocato quell'espressione tanto gratificante su di un viso sempre gelido e composto. Avrebbe reso noto quell'incarico a Re Jareth e a suo fratello. Tante cose sarebbero cambiate. Un'occhiata fugace dona al trono su cui presto avrebbe seduto, ma non ora. Il passo, deciso e fermo, con la cadenza di un fiero soldato, ancora una volta si muove, diretto fuori da quella Sala che per oggi ha visto la sua dose di Mistico...

[GDR END!]





Jareth Targayren
detto ''Jareth nato dalla tempesta'',''Principe dei Draghi''
Conosciuto dai soli Draghi come Laedo, l’Antico.
Unico figlio superstite del Padre dei Draghi della Casa Targayren.
Principe della Roccia del Drago,erede al trono della sua patria.
Caporazza dei Draconici e Signore dei Draghi delle Terre del Sole.
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“Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore”



Laedo, detto l'Antico,
Capostipite della Razza dei Draghi d'Oro
Supremo Sacerdote del Culto del Drago,
Signore dei Draghi dei Regni D'Oriente.
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“Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore”

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